Garbato, una scrittura veloce, spiritosa, profonda. Un cast di attori tutti bravissimi ad animare di sana e intelligente comicità un piccolo grande film. Si tratta di Effetti Indesiderati di Claudio Insegno. Piccolo perché indipendente.
foto Luigi Giordano
In realtà un lavoro che vive tutta la ricchezza, evidentemente, di una lunga esperienza di teatro sia da parte del regista che da parte di buona parte degli attori: Biagio Izzo, Massimiliano Gallo, Francesco Procopio, Gianni Ciardo, Uccio De Santis, Gino Cogliandro, Alvaro Vitali. Ma anche una convincente Angela Tuccia, molto di più della semplice bellona; una deliziosa Rossella Pugliese, una brava Daniela De Vita. Insomma un cast di tutto rispetto per dare vita ad una commedia che gioca sul drammatico tema del disastro ambientale e per raccontare un altro sud, un’altra Campania rispetto a quella delle cronache. Il primo film, in definitiva, che ha il coraggio di raccontare la terra dei fuochi e che lo faccia sapendo coniugare lo stile della commedia con il racconto di un dramma che ha distrutto, purtroppo, anche un’economia sana, quella della produzione campana della mozzarella di bufala.

La vicenda, infatti, è quella esilarante di tre fratelli: Giuseppe (Biagio Izzo), Ciro (Massimiliano Gallo) e Mimmo La Vecchia (Francesco Procopio), proprietari di un caseificio che produce mozzarella di bufala e che si trovano, loro malgrado, a dover fare i conti con la crisi economica e con la chiusura dell’attività. Giuseppe e Ciro decidono, così, di partire per la Polonia in cerca di fortuna ma s’imbattono in un furgone rubato, lasciato incustodito, contenente un carico di potenti bevande energetiche non ancora messe in commercio. I due fratelli pensano che il fortunoso ritrovamento possa risolvere i loro problemi e, senza dire niente a Mimmo, nascondono il carico nei silos vuoti del caseificio, ma alcuni paesani organizzano una raccolta latte per riattivare la produzione del casolare; ne risulterà, come prodotto, una particolare mozzarella con effetti afrodisiaci capace di risvegliare i sensi nell’intera popolazione locale e anche oltre.

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