Final Step
La
fusion e il jazz-rock hanno avuto tra gli anni '70 e i '90 il periodo di
massimo fulgore e popolarità. Ma nonostante questo la comunità jazzistica non
ha mai veramente del tutto amato questa evoluzione stilistica. Eppure Miles
Davis, Weather Report, Herbie Hancock, Chick Corea e Yellow Jackets, solo per
citare qualche esponente di quel movimento musicale, non sono stati certo
meteore ma piuttosto artisti che hanno influenzato in maniera importante la
storia del jazz moderno. Anzi l'hanno proprio rivoluzionato. Purtroppo però il
genere ha subito un rapido declino, dovuto ad una produzione discografica
progressivamente sempre più stereotipata, che solo oggi a distanza di circa 20
anni ha ritrovato nuove energie con band americane come ad esempio gli Snarky
Puppy.
I
Final Step, ottetto svizzero fondato dal chitarrista Matteo Finali, è appunto
una formazione il cui evidente obiettivo artistico è rinnovare e reinterpretare
il jazz-rock mantenendo comunque un collegamento con i padri fondatori del
movimento. Una sorta di new fusion in chiave europea. Il gusto, la
padronanza tecnica e la ricca discografia dei Final Step fanno il resto.
E' di questi giorni la pubblicazione del loro quarto album Live at Estival Jazz
registrato durante un concerto a Lugano nel 2016.
Il
disco inizia con Sultans, un brano di chiara matrice world-fusion con echi
klezmer, intriso di godibilissimi intrecci tematici con un ispirato solo finale
di sax soprano di Mirko Roccato. Ipnotico l'andamento ritmico di Obatala con un
buon interplay della coppia Finali-Buonarota e la tensione delle tastiere di
Pezzoli. Jojo's Blues e The Two-Bear Mambo sono due brani che sembrano qua e là
ammiccare a certo funky anni '70 di Billy Cobham dove la sezione ritmica della
band è particolamente ispirata, come anche nel fiammeggiante finale di
Essaouira. Un funk più contemporaneo torna in In A Brooklyn Store dove fa
capolino anche l'hammond di Alessandro Ponti. Il brano che chiude la tracklist
è Uncle Joe's Space Mill con l'intenso fraseggio della chitarra di Matteo
Finali che sembra liberarsi in tutta la sua energia.
Un
bel disco questo dei Final Step che testimonia la qualità della scena jazzistica
svizzera ma che soprattutto dimostra come la fusion e il jazz-rock non siano
solo un esercizio di stile ma una musica ancora splendidamente viva e vitale.
by Antonio
Cifola
Final
Step
Live
at Estival Jazz
Matteo
Finali, Chitarra Fabio Buonarota, Tromba e Flicorno Mirko Roccato, Sassofoni
Gabriele Pezzoli, Tastiere Alessandro Ponti, Hammond Francesca Morandi, Basso
Dario Milan, Batteria Silvano de Tomaso, Percussioni
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