Futurando: occhi che guardano il futuro
13 e 14 settembre, una calda giornata di fine
estate, una gita in Umbria, meta: Villa Taticchi a Ponte Pattoli, ad un passo
da Perugia. In programma una visita ad una manifestazione dal nome molto
accattivante: Futurando.
Sono arrivata tardi, ma appena messo piede a
Villa Taticchi, ho sentito che il Futuro era già lì. Era come ascoltare
una storia che invece di parlare al passato, parlasse al futuro. Ho
camminato sul prato. La sensazione principale era di pace, di serenità; mi
guardavo intorno e vedevo un bel mondo. Intorno a me c'erano persone che
parlavano, persone che scambiavano, persone che sorridevano.
L'altra sensazione forte, era quello dello
stupore. Negli occhi di chi era lì e negli occhi di chi con la testa sollevata
al cielo, guardava meravigliato un funambolo passeggiare con disinvoltura tra
due pini. Il suo equilibrio sicuro, accompagnato dalla sensazione di incertezza
di chi, viceversa, aveva i piedi saldamente ancorati a terra, provocava la
stessa reazione in tutti: emozione e piacere.
Tutto questo e molto altro è Futurando: sulla
carta un evento fatto di spettacoli, un mercato pieno di profumi e di colori,
laboratori e giochi, alla ricerca di una via possibile per costruire una
nuova realtà sostenibile in alternativa all’attuale sistema socio-economico
ormai giunto al capolinea. Nella realtà molto, ma molto altro: un grande sogno
pieno di concretezza in cui gli organizzatori hanno voluto metter tutto quanto
sognano per il proprio futuro. Basta un po' di creatività. un po' di colore, un
po' di fantasia. Basta lasciare andare la paura. E il Futuro, in fondo, è già
qui.
“Una carta del mondo che non contiene il Paese
dell'Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo, perché non contempla il solo
Paese al quale l'Umanità approda di continuo. E quando vi getta l'ancora, la
vedetta scorge un Paese migliore e l'Umanità di nuovo fa vela. »”
diceva Oscar
Wilde ne L'anima dell'uomo sotto il
socialismo, nel lontano 1891.
“Ma noi a differenza
delle utopie sociali, non abbiamo nessun desiderio, né manifesto né inconscio,
di cambiare il mondo! – hanno dichiarato gli organizzatori - Nell'infinità
varietà di modi di essere e di opportunità che miliardi di uomini,
potenzialmente, hanno, ne vogliamo creare una piccola che può essere utile a
chi vuole partecipare insieme ad altri nel confronto, nel dialogo, e nel
lavoro, alla "possibile" crescita di se stesso, La durata ed il
successo di una associazione di persone dipende da tanti fattori...
Ma nè il
tempo, nè il successo, hanno veramente importanza,
alla fine conterà quante
persone saranno un po' più felici!”
Futurando, insomma, sembra offrire una piccola ma
valida alternativa, un sogno una visione. Per prendere in mano il nostro futuro.
Stare bene da soli non serve a niente. Se cominciamo ad essere meno egoisti e
ad avere un po' meno paura, di essere meno sfiduciati, a vedere che non
dobbiamo difenderci, possiamo inventarci il futuro in mille modi. Dal Singolo
alla Comunità. Dalla Paura alla Fiducia. E magari, visto che la società
sarebbe migliore se fosse un po' più al femminile, si potrebbe chiamare Futura.
Margot Frank
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