The entire world in a district: benvenuti nell’East End
Storicamente il Regno Unito ha sempre trasmesso una forte
idea di apertura internazionale e libertà individuale, una sorta di America del
vecchio continente per i giovani dei paesi europei più zoppicanti.
Londra è la tipica metropoli nella quale “puoi andare in
giro anche nudo, che tanto nessuno ti guarda”. Ed è veramente così.
Vivendo nella città della Royal Family e del Tamigi, ci si
accorge delle grandi differenze culturali che si mischiano in svariati modi. Bisogna
fare però subito delle distinzioni: se volete leggere un racconto riguardante
il Big Ben o la Millenium Wheel siete nel posto sbagliato. La vera Londra è
un’altra.
Sì, avete ragione, anche il Westminster Palace è figo, così
come il Tower Bridge; ma se volete immergervi nelle strade pitturate degli
ambienti underground inglesi, prendete la Overground e fatevi un viaggio ad est.
Lasciate perdere quei borghesotti che vivono a Notting Hill
e che ogni due per tre pranzano in Hyde Park: i picnic veri sono quelli fatti
ai giardini di Bethnal Green. Quindi date retta a me: dopo il lavoro,
l’università o whatever, uscite ed avventuratevi a Shoreditch, senza una
precisa destinazione.
Qui vi renderete veramente conto del tempo che avete perso pianificando
ogni singola azione della vostra vita e inizierete ad osare.
Dopo i progetti di riqualificazione urbana per i giochi olimpici del 2012, la situazione nell’area orientale della città si è evoluta radicalmente.
Se avete sempre desiderato di vedere una mostra d’arte di uno
scultore nato in Nigeria da genitori giapponesi che espone i suoi vasi
colorati, a est lo troverete.
Non è uno scherzo: la libertà di espressione artistica è stupefacente.
Incorrerete in caricature di politici fatte a mo’ di fumetto stile muro di
Berlino a Hoxton, entrerete in locali come il Passing Clouds a Dalston ed il
Cargo a Old Street, posti che organizzano concerti di gruppi emergenti e workshop di ogni genere.
Il piano è non avere un piano, il mezzo è l’avventura. Se vi
butterete sarete anche in grado di arricchire la vostra rete sociale:
conoscerete artisti, giornalisti, musicisti e vagabondi e alla fine scoprirete
di avere più contatti di quelli che pensiate, in tutto il mondo. Sì, perché
difficilmente la gente si ferma. Londra è talmente movimentata che quando ci
entri ti accorgi di essere in un vortice che prima o poi ti sputerà fuori.
Volente o nolente.
Perciò se volete fare un giro da quelle parti, prendetevi un
low cost e scendete direttamente a Brick Lane senza passare da Buckingham, che
tanto a salvare la Regina già ci pensa qualcun altro.
Welcome to the real
London!
Francesco Ferri
Francesco Ferri
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